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Alessandro Lupi: "Sempre più Padel su Sky Sport”,
Quest’anno Sky ha acquisito i diritti per la trasmissione del circuito professionistico più importante al mondo il World Padel Tour
Sarà un calendario ricchissimo quello che proporrà Sky relativamente al World Padel Tour che comprenderà 19 tornei (quello di Madrid appena trasmesso la settimana scorsa) divisi fra 5 Masters, 13 Open e il Master Final che il 19 dicembre proclamerà i campioni della stagione.
Abbiamo intervistato Alessandro Lupi, il commentatore televisivo del World Padel Tour su Sky Sport e voce storica del padel e di altri sport su Sky.
Alessandro, come mai quest’anno Sky ha deciso di trasmettere così tanti appuntamenti dedicati al WPT?
Abbiamo voluto dare un servizio più completo, l’anno scorso è stato una sorta di esperimento, abbiamo iniziato con il Sardegna Open passando per le finali del Cupra Fip e il Master Final Wpt a dicembre.
E’ andata bene, gli ascolti piano piano stanno crescendo per cui guardandoci semplicemente intorno e capendo il fenomeno padel, Sky ha deciso di investire in questo sport che praticano ormai talmente tanti italiani che saranno incuriositi di vedere tanti campioni allo schermo.
Oltre a te da chi sarà composto lo staff di Sky dedicato?
Abbiamo uno staff ancora in corso di definizione nel senso che ci sono io, c’è Luigi Bagnulo, Saverio Palmieri come commento tecnico, il coach della nazionale Gustavo Spector, Stefano De Grandis e probabilmente integreremo dal punto di vista delle prime voci uno o due giornalisti nostri di Sky e poi sicuramente ci sarà qualche incursione a sorpresa dei nostri commentatori calcistici grandi appassionati.
Avete pensato anche a fare interventi in studio con ospiti o interviste ai giocatori/giocatrici?
Stiamo lavorando a qualcosa che accompagni l’evento, che dia continuità alle telecronache delle tappe del WPT, una rubrica dedicata che è in fase di studio e progettazione ma l’obiettivo c’è!
Ci sarà la possibilità in alcuni tornei (per esempio durante l’Open di Sardegna) di trasmettere dal vivo, con appuntamenti speciali live?
Quanto la possibilità di trasmettere dal vivo alcuni eventi non ti so dire, sarebbe bello… chiaramente a livello organizzativo comporta un lavoro extra , magari la tappa italiana può essere l’occasione per fare questo esperimento però al momento non c’è nulla in piedi.
La tua coppia preferita maschile e quella femminile? E quelle che reputi favorite per il 2021?
Quest’anno è particolarmente divertente il gioco delle coppie visto che tante si sono mischiate, avendo da scegliere 2 giocatori preferiti alla fine scelgo la coppia ovverosia in campo maschile stravedo per Agustin Tapia e qundi Tapia-Lima mentre in campo femminile la giocatrice più forte in assoluto è Gemma Triay e quini punto a Salazar-Triay anche se la prima tappa sono uscite in semifinale peraltro una partita bella lunghissima una vera maratona.
Quali sono le chance degli italiani sia per la categoria maschile che femminile?
Siamo ancora indietro anche se stiamo facendo diversi passi in avanti rispetto alle superpotenze Spagna ed Argentina. In campo femminile siamo sicuramente più avanti e non sarei sorpreso di vedere alcune coppie tipo Pappacena-Sussarello di arrivare al Cuadro , ma non ci sono solo loro come ha dimostrato anche il tabellone di previa del Madrid Open , in campo maschile è più difficile al momento pensare a qualcosa del genere magari si riuscirà a vincere uno o due turni di pre previa , entrare in previa (qualificazioni) la vedo più complicata.
La crescita vertiginosa di questo sport è secondo te frutto di una moda passeggera o di un fenomeno sportivo che si consoliderà negli anni?
Ritengo che il padel non sia una moda passeggera per il semplice motivo che aggredisce una fascia di popolazione enorme rispetto a tanti altri sport, spesso si paragona il fenomeno padel a quello del calcetto ma quante donne giocavano a calcio a 5 ? pochissime soprattutto quante donne cinquantenni giocavano a calcetto?, se entri in un circolo qualunque di padel troverai forse il 40% di prenotazioni femminili e la fascia di età va dai 20 ad oltre i 60 anni per cui tutt’altro una moda passeggera anzi ritengo che siamo ancora molto lontani al punto a cui si arriverà.
Ci racconti quando hai giocato la prima volta a Padel?
“Anni fa, credo sia stato il l 2014 avevo visto passando con lo scooter a Roma, dei campi da padel che non sapevo cosa fossero ma venendo dal tennis e dal beach tennis, mi son detto ma fammi vedere …ho visto una pallina e mi sono subito entusiasmato e a quel punto ho voluto organizzare una partita con degli amici. Mi ricordo ancora che andammo a giocare io e quello che è diventato il mio compagno storico di coppia contro altri due che a tennis o beach tennis erano a nostro livello avendoli battuti in più di una occasione.
Ecco morale della favola…. 6-0/6-0 per loro perché, se sei convinto di portare il tennis in un campo da padel e hai di fronte una coppia che ha già i rudimenti di questo sport quello è il risultato… però è stato amore a prima vista., da quel momento in poi non ho più smesso. E mi è talmente piaciuto questo sport ed ho creduto nelle sue potenzialità che nel mio piccolo insieme a mia moglie e mio cognato abbiamo anche preso parte anni fa ad un progetto di investimento il Padel Club Sabaudia .Siamo stati molto contenti in questi anni dei risultati ottenuti in una località balneare, anche d’inverno lontano dai flussi turistici, adesso il progetto terminerà alla fine del mese di aprile ma noi crediamo fortemente in questo sport per cui proveremo a tornare con un altro progetto”.
Buon Padel a tutti
Mr Padel Paddle in collaborazione con il Corriere dello Sport
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